Mauro Montacchiesi

Omaggio all’Artista Maria Diana Parlagreco

Omaggio all’Artista

Maria Diana Parlagreco

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Nota introduttiva

 

 

Dedico questo saggio breve all’Insigne Artista Maria Diana Parlagreco, che ho avuto l’onore ed il piacere di conoscere in una manifestazione artistico-culturale. Un modo per esternarLe tutta la mia stima e per ringraziarLa per il Suo apporto al mio arricchimento umano, culturale ed artistico.

(Mauro Montacchiesi)

 

*

L’opera si compone di tre parti:

 

01) Sintesi bio-curriculare

02) Maria Diana nell’Arte

                                                       03) Alcune opere

 

                                                                        ***

Sintesi bio-curriculare

Maria Diana Parlagreco è originaria di a Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Esercita la sua professione artistica a Capezzano Pianore, in Versilia (Lucca), dove vive. L’Artista (pittrice, poetessa e scrittrice), ha brillantemente conseguito la Laurea in Lettere Antiche presso l’Ateneo di Bologna nel 1968, ha ottenuto una specializzazione di perfezionamento biennale in Archeologia ed ha esercitato il magistero di docente in discipline umanistiche fino al 1984. Instancabile e curiosa globe-trotter, numerosi sono i suoi viaggi nazionali ed internazionali. Le sue attenzioni culturali sono state sovente rivolte alle civiltà precolombiane. Verso la fine degli anni ‘90 ha preso parte ad una VUELTA in Messico (più tardi ripetuta), avvertendo un’inusitata vis intellettuale e dilatando le sue contezze etnografico-folkloristiche relative a questo affascinante stato. Maria Diana Parlagreco è stata protagonista di numerose mostre personali e co-protagonista di numerose collettive, nazionali ed internazionali, tra cui: Firenze, Roma, Venezia, Lugano, Nizza, Levanto, Cortona, Viareggio, etc. Tra i numerosi riconoscimenti: Premio alla Carriera -Leone d’Oro - 6° Rassegna d’Arte “Autunno Veneziano”, innumerevoli medaglie d’oro, targhe, coppe. E’ stata Artista Espositrice di grande successo presso “Le Giubbe Rosse”, blasonato Caffè Storico di Firenze.

Maria Diana nell’Arte

Maria Diana Parlagreco sembra avere difficoltà (o forse non vuole) a tagliare con il passato, a varcare il suo tempo (nonostante una voce la sospinga a farlo), …

Raffiche impetuose sollevano

turbe di affanni

e un nome si libra sulle ali del vento.

Quella voce mi sospinge a varcare il mio tempo.

(Tratto dalla poesia: Melodia lontana – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

… ad accettare i cambiamenti, le rivoluzioni, il distacco. Sovente cade nella malinconia, nella nostalgia, nei ricordi (tanto è marcata la sua memoria), …

Sperduta, nell’immenso spazio,

affondo nell’azzurro dei ricordi,

sento il fragore delle onde

di un’estate lontana.

(Tratto dalla poesia: Il mare nei miei ricordi – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

… nei sogni, con tutti i loro valori affettivi.

Sorpresa, nel velato silenzio,

mi ritrovo nello scorrere di un remo,

seguo il volo dei gabbiani

nell’ora sfuggente dei sogni.

(Tratto dalla poesia: Il mare nei miei ricordi – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

Maria Diana Parlagreco è molto sensibile ed emotiva, suggestionabile. Soprattutto Maria Diana Parlagreco è sensibile alla sofferenza altrui, ai bisogni degli altri. Nulla spaventa di più Maria Diana Parlagreco quanto l’incognita del futuro. Tra i suoi valori principali vanno ricordati: la Patria, le tradizioni, la Storia, il passato. Ed infatti, in generale, elude i disincanti del presente ritornando nel passato. Questo suo stretto rapporto con il passato, lo si evince dagli studi universitari e specialistici, ma anche dalle sue opere figurativo-letterarie, è centrale nelle sue produzioni artistiche in senso lato, fino a diventare un vedico mantra.

La lotta più dura è proprio contro la seduzione del passato, dell'infanzia, della nostalgia, della memoria.
M. Proust

Nella Pittura, Maria Diana Parlagreco ha un marcato penchant per l’olio ed il pastello su tela, cartone od altro materiale. Maria Diana Parlagreco magistralmente riesce ad esprimere rappresentazioni ideali, pregne di raffinatissima estetica, grazie a:

I miei pennelli

… colgono

le sottili impressioni

di un giardino incantato

… segnano

i lampi di vita

di antiche figure

… si fermano

su eteree visioni

di un passato che torna

… sfumano

tristi ricordi

di strani malesseri

… fissano

veloci pensieri

… smorzano

i dolori dell’animo

di chi non crede più in niente.

(Poesia integrale: I pennelli – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

Discorsi, queste sue rappresentazioni ideali, che si agghindano di una fastosa clamide iconico-cromatica, i quali riverberano di un sui generis orfismo lirico che ha la sua culla nel cuore, nell’anima. Posizioni, espressioni di ragazze che ben enfatizzano l’abilità iconica di Maria Diana Parlagreco, come pure il suo tratto distinto nel messaggio cromatico. Il cachet cromatico, mai ricorrendo a distorsioni o ad alterazioni, preserva sempre la sua purezza cristallina, come lei stessa afferma:

La mia tela è

pura, come l’innocenza,

immacolata, come la speranza,

fitta, come i tuoi pensieri,

semplice, come la tua parola…

(Tratto dalla poesia: Il linguaggio della tela – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

 

Le opere di Maria Diana Parlagreco riconducono all’essenza di un universo incontaminato, attraverso un’estetica arguta e fortemente ricettiva. Il suo estro produce delicati equilibri, similmente a gemme di un maggio incantato, similmente a fiori in un verde manto d’amore. Ogni stilizzazione iconica può essere considerata un’estasi idillica, dove pulsano vellutate luci, impareggiabili malie. L’universo artistico di Maria Diana Parlagreco, sia letterario sia figurativo, rapisce per la sua autenticità comunicativa e per la sua bravura nel rievocare valori dispersi nel tempo. I suoi capolavori permettono di intuire e di catturare i tourbillon emotivi dell’Artista stessa. Tourbillon che rapidamente imperversano plasmando sempre più nuovi incanti, sempre più fascinose ambientazioni, situazioni.

Che cosa è rimasto … della sana fatica

che il tourbillon della vita ha troncato

con una forza inaudita?

Che cosa è rimasto … della campanula

appassita che era racchiusa

tra le pagine di una rivista ingiallita?

(Tratto dalla poesia: Che cosa è rimasto – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

***

                                                     Alcune opere

 

Fine ed amabile, Maria Diana è costantemente alla ricerca dell’armonia e di alti valori estetici. Equilibrio, raffinatezza e giustizia, sono questi gli elementi propulsori della vita di Maria Diana che si muove con grazia e eleganza. Aborrisce la violenza in tutte le sue esternazioni e se si sente assediata dalla disarmonia, dall’equivoco o dall’iniquità, ne patisce enormemente, perdendosi sull’onda dei ricordi. Può divenire indecifrabile in quanto è ipersensibile ed intuitiva e ciò la spinge, non di rado, a rifugiarsi nell’universo onirico, a detrimento del pragmatismo. Per esprimersi al meglio, ha necessità di sentirsi amata apprezzata ed accettata, altrimenti diventa impermeabile ed un’organza di tristezza, dunque si fa strada nel suo cuore e, di conseguenza, lei si aliena nel passato, nell’azzurro dei ricordi.

Sperduta nell’immenso spazio,

affondo nell’azzurro dei ricordi,

sento il fragore delle onde di un’estate lontana.

(Tratto dalla poesia: Il mare nei miei ricordi – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

E’ sufficiente un’occhiata cupa, un cenno rude o una parola di biasimo per alterarne lo stato d’animo. Se invece ci si rapporta con lei con gentilezza e delicatezza, si comprenderà ancora meglio quanto sia cortese, romantica, affettuosa e ricca di avvolgente amore. Maria Diana predilige i colori morbidi e leggeri. Il suo pennello compone regali sinfonie, paragonabili allo splendore delle rose di maggio. Nei suoi lirismi cromatici, tuttavia, si alternano, onirismi, intimismi, speculazioni, angosce, disincanti e chimere, nonché arcane vene di frenetica ansia, …

L’ansia

di cercare di scoprire

ciò che gli altri non trovano

è come un fuoco che consuma,

ma non si spegne.

(Tratto dalla poesia: Inquietudine – Libro edito “Per non dimenticare” di M.D. Parlagreco)

 

 

… foriere di lente struggenti melopee su tela. La Pittrice ha un patente e potente penchant per le cromie tenui e per l’uso dell’olio, soprattutto su tela. Il suo eccelso pennello, dal nulla e come d’incanto, materializza gradevoli equilibri, simili a teneri boccioli dischiusi dalle sinestesie di un aulente stagione di fiori d’un variopinto campo di girasoli.

CAMPO DI GIRASOLI - OLIO SU TELA GRANDE FORMATO

 

 

Panorami ed immagini si manifestano come proiezioni del sogno, ricchi di gentilezza, di tonalità amabilmente languide, di magica estasi. L’universo espressivo di Maria Diana centripeta e seduce l’osservatore per la sua purezza iconica, nonché per il suo innato magistero nel rievocare, nella mente e nel cuore, dimensioni remote nel tempo, financo nella suggestione metafisica. L’Ars Pingendi di Maria Diana Parlagreco, propone icasticamente un iter a ritroso verso le virtù di una tangibilità distillata per mezzo di una soggettivazione emotiva e sagace. Un’Arte pittorica, quella di Maria Diana Parlagreco, fatta di spinte emotive che hanno nei contrasti la loro soluzione.

 

IN GIARDINO - OLIO SU CARTONE LISCIO PRECEDENTEMENTE TRATTATO

 

 

 

Luci e ombre, onirismi e riflessioni incandescenti, afone musicalità e franche realtà. Ad essere eloquenti nelle sue opere, ma specialmente in quest’ultima, sono i moti di un’anima che vigorosamente desidera essere riportata alla luce. Questo ritratto si trasforma in strumento per parafrasare iconicamente una realtà compositiva che trova in opzioni stilistiche, tecnicamente perfette, la sua ragion d’essere. I ritratti in generale, ma questo in particolare, reificano la loro immane energia evocativa attraverso le pennellate superlative e sublimi dell’Artista.

 

CONFIDENZE - OLIO SU TELA 35 x50

 

 

Maria Diana Parlagreco si vale a produrre un’intensa intimità, intense confidenze, peculiarmente con le lievi e tenere tonalità delle due leggiadre fanciulle protagoniste della scena che, ad onta di un milieu alquanto marcato, paiono emergere dalla tela. Le cromie preservano tutta la loro tersa cristallinità, franche da qualsiasi pletorica coercizione stilistica, da qualsiasi inappropriato ed anacronistico eccesso.

 

LE CASCATE DI AGUA AZÚL - OLIO SU TELA 50x40

 

 

L’iconografia della natura, nei suoi molteplici aspetti, è il sostrato dell’Arte di Maria Diana Parlagreco. Un’Arte dolorosamente iconica che si vale a rappresentare con un’originale energia e soprattutto con un pathos pressoché mistico, l’equilibrio e lo charme degli alberi, L’Albero della Vita, rappresenta simbolicamente, le leggi dell’Universo (Genesi in 2.9). Dietro gli alberi fiotta di una cascata di acqua purissima fonte suprema di vita. Elemento di luce sulla tela è la cascata, mentre i suoi scrosci vanno a disegnare percorsi d’acqua. In quest’opera vibrante sembra esservi contiguità lirica con il Romanticismo. L’acqua è irrefutabile speculum dell’animo umano, è l’oceano universale nel quale tuffarsi, librarsi, nel quale contemplare e misticamente struggersi.

 

ULTIMO GIORNO D’ESTATE – OLIO SU TELA 30X40

(1) Ispirato dal senso panteistico della natura: pittura, poesia panica

 

 

I soggetti delle sue tele, nel complesso, lasciano chiaramente trasparire i tourbillon del labirinto più profondo e complesso dell’Artista, tourbillon che deflagrano nelle malie di un pennello sempre magistrale nel rettificare e veicolare vieppiù inusitate emozioni. Le sue sono iconografie talora “iperurane”, appartenenti alla dimensione delle idee, materializzate con femminili finezza ed eleganza, agghindate da splendide rifiniture espressive, rifluenti del più immanente lirismo panico animico dell’Artista stessa (1). Un’immagine femminile, signorile ed elegante, che sembra provenire dall’iperurano, dal mondo delle idee e non da questa realtà.

 

INDIA DEL CHAPAS- MEXICO – OLIO SU CARTONE – GRANDE FORMATO)

 

 

Maria Diana è iperstimolata da un peculiare coinvolgimento nei confronti delle problematiche relative alla “visione”, sicché le oscillazioni di luce del panorama, dell’oggetto o del soggetto che integrano l’atmosfera, sono saldate con immediatezza nelle loro variabili manifestazioni, riprodotte mediante l’applicazione di rapide pennellate di tonalità. Maria Diana riesce a veicolare la sensazione di un conflato fra atmosfera, spazio e oggetto, il che coincide verosimilmente, con le sue soggettive emozioni dell’istante, con la sua profonda e creativa sensibilità pittorica. Maria Diana sembra trattare i soggetti per la valenze tonali, più che per i soggetti in sé.

 

CASCATE DI PLITVICE – CROAZIA – OLIO SU TELA 50X40

 

 

L’Artista valorizza ed esalta intensamente la dimensione timbrica delle cromie, alla ricerca di un idioma pittorico aristocratico e raffinato, alla ricerca di una sintesi tra il volume e lo spazio sulla tela. L’Artista dà l’impressione di voler aberrare dai canoni pittorici “mainstream” di iconografizzazione della realtà. In lei sembra diventare un cliché l’impegno di far coincidere Pittura e natura, immagine e forma, iconicità e stile, e di ghermire, istante dopo istante, la realtà nell’ordito concernente le oscillazioni e le fluttuazioni delle cromie, tanto più dei giochi di luce captati da suoi sensi. Maria Diana si indugia molto sul paesaggio e specula sui riflessi della luce sull’acqua.

 

CASALI IN LONTANANZA – OLIO SU TELA 30X60

 

 

 

L’obiettivo dell’Artista non è quello di clonare oggettivamente la realtà, bensì è quello di perpetuare sulla tela le proprie emozioni e sensazioni al cospetto della natura. Ella fa uso dell’accostamento delle tonalità pure, giusta canoni di complementarietà, in pennellate mai rapsodiche, al fine di riprodurre atmosfere di sospesa luminosità, ergo: di coniugare luce e colore nella loro realtà contingente.

 

PROFILO - PASTELLO CON GESSETTI TEDESCHI 50X60

 

Gli Olio su tela di Maria Diana Parlagreco sono in sintesi (paesaggi, panorami, ritratti). Captazioni sensuali di momenti di vita emozioni d’emblée derivanti da una concretezza poliedrica dai quali l’Artista distingue, cataloga e perpetua icone di sensazioni provate, di rifiuto dell’oblio, di passioni recondite della propria anima. Ciò che sorprende maggiormente nella pittura ritrattistica di Maria Diana Parlagreco è l’impostazione estetica, la più totale padronanza pittorica, delle proporzioni, del dettaglio. Maria Diana Parlagreco è pittrice stilisticamente iconica, tuttavia emancipata da qualsiasi manierismo iperestetizzante. La Sua Arte intende riprodurre oggettivamente ciò che i suoi sensi percepiscono, onde poter palesare le proprie emozioni più ime e vibranti nella ricerca di una perfetta omeostasi tra sostanza e forma. Le sue opere riescono sempre ad affascinare l’osservatore, con un gioco tra intelletto e inconscio, mediante il superlativo magistero di stimolanti suggestioni subliminali.

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Published on e-Stories.org on 25.06.2017.

 
 

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